venerdì 23 novembre 2018

Gli occhi della mente

Mi vedo vivere una vita in cui credo in me stessa e nei miei talenti, capacità e doni. Immagino, e quindi creo, una vita in cui non ho bisogno di giustificare la mia esistenza, dove sono libera di essere ciò che sono veramente. 

domenica 13 maggio 2018

Route 60 - Film

Grazie a una serie di coincidenze sono venuta a conoscenza di questo film: "Route 60".
La seconda volta che l'ho sentito citare, ho scelto di guardarlo.
Fino alla fine, nonostante i cartelli  stradali che si vedono spessissimo e le infinite volte in cui viene nominata la Route 60, non mi sono accorta della coincidenza quasi perfetta con il titolo del mio blog!
La cosa ancor più sorprendente è che, nel film, questa strada non esiste sulle mappe, ma esiste per chi coglie il suggerimento di cercarla e percorrerla ed è il luogo dove "il passato, il futuro, i se e i magari, le strade non imboccate, tutto converge, si confonde e può mescolarsi".
Finché non ho colto l'evidente riferimento al titolo del mio blog, c'era come un fastidio in me, qualcosa che... poi, è stato un trionfo di stupore. Tutte le altre similitudini tra gli infiniti significati della storia, che può apparire leggera e fantasiosa e le motivazioni per cui ho iniziato questo blog, mi hanno davvero meravigliata.
E' proprio vero che, a volte, cerchiamo dei segnali e, anche se sono così evidenti, non riusciamo a coglierli e rimaniamo frustrati perché "l'universo/vita/divinità varie/o quel che volete, non risponde alle nostre richieste".
Per fortuna, qualunque cosa sia, continua a insistere e talvolta siamo così fortunati da avere rari momenti di consapevolezza in cui guardiamo invece di vedere solamente.

Qualcuno ha detto:
Ciò che la persona "guarda" risponde ad un'intenzione attiva della sua intelligenza, ovvero risponde al tocco di un'impressione che colpisce il sublime.


"Rute 60"




domenica 29 aprile 2018

Mi piace!

Paesaggio da favola: olio su carta


Olio su carta
Tecnica: bagnato su bagnato.
Journal: Tiger, fogli grandi, costola con anelli.
Si mette una base di bianco opportunamente diluito e si lavora sopra con colori densi.

Finalmente ho trovato un modo per valorizzare la carta di questi journal di Tiger. Usando questa tecnica, la carta regge benissimo la pittura a olio e diventa, in mancanza di un termine migliore, "gommata". Resta tesa, liscia e il dipinto sopra e' perfetto.
Questa soluzione permette più varianti rispetto all'uso della tela; per certi versi anche una maggiore libertà creativa.
Finalmente ho trovato tecnica e metodo per esprimere i paesaggi da favola che vedo nella mia mente e anche quelli che mi piacciono di altri artisti.
Prima di scoprire questa variante, non riuscivo a capire come si facesse a ottenere la consistenza, lo spessore, la luminosità su un foglio di carta.
Nel tempo ho fatto moltissime prove: carte diverse, tecniche diverse e tecniche miste inventate grazie alla frustrazione. Fino ad ora, però, non ero neanche andata vicina a quello che volevo ottenere.
La carta, questa carta, rende bene sia il ruvido che il liscio in termini di spessore di materia pittorica.
Per la prima volta ho immaginato storie mentre dipingevo questo scenario... più che storie, favole.
Bob Ross diceva spesso mentre dipingeva, di fare un cespuglio o un albero per dare rifugio agli animali della foresta e immaginava storie sugli abitanti che popolavano i suoi paesaggi.
Tornando al mio fortunato esperimento, in effetti ho ottenuto molti effetti in modo del tutto casuale! Le montagne, per esempio, nelle zone innevate sono lisce e vellutate al tatto, così come parte del cielo... gran parte del cielo in effetti. L'abete in primo piano è ugualmente materico, ma ruvido.
Questi giochi di liscio e ruvido si vedono oltre a sentirsi al tatto e aiutano l'insieme visivo del paesaggio, che non sarebbe lo stesso senza questi cambiamenti di spessore.
Ancora! Ancora! Ancora! Ancora!
Non vedo l'ora di provare la tecnica di Bob Ross con gli strumenti di Bob Ross, ma forse scegliendo i paesaggi che faceva Bill Alexander e sicuramente rivisitandoli un po'.
E' la mia prima avventura con l'olio nel non astratto. Ho cercato di prendere spunto si, ma anche di creare da me.
Per questo dipinto ho volutamente limitato la mia tavolozza a tre colori: carminio di alizarina, bianco titanio e grigio di Payne.
Sono rimasta sorpresa nel non sentirmi limitata dai pochi colori e mi sono venute intuizioni particolari date dalla mancanza di altri colori.
Questa carta reagisce male agli acquerelli; li rende opachi e sabbiosi, si accartoccia e non si ridistende. Reagisce male anche ai pennarelli che passano alla pagina dietro. Con l'acrilico va leggermente meglio, ma spegne anche quello e non accartoccia troppo. Questa carta, reagisce meravigliosamente all'olio!

giovedì 22 febbraio 2018

Welcome!

Benvenuti in "My 60 B. A road trip map "throward" an higgelig living. A "broaRder" view!" 

Il titolo trae spunto dal film Elizabethtown.
Nel film, che e' ambientato in America, viene realizzata una mappa per un viaggio in macchina di piu' di 40 ore. La mappa contiene luoghi di interesse, storico e non, da visitare; la musica da ascoltare lungo il percorso; i luoghi dove fermarsi per gustare piatti caratteristici. Inoltre, nella storia, c'e' un riferimento alla Route 60 B che il protagonista non trova, se non quando intraprende il viaggio in macchina.

Le parole "throward" e "broaRder" le ho coniate unendo, per la prima through (attraverso) e toward (verso); per la seconda broad (ampio) e border (frontiera). La parola hyggelig nella lingua norvegese significa bello, ma contiene in se' un concetto molto piu' ampio di approccio alla vita.
Mi sono regalata questo blog per il mio 55esimo compleanno. 
Da molti anni ho un sogno: qui ho intenzione di illustrare, mentre si manifesta e si  realizza, la mia road map verso questo sogno. 
Ho intenzione trovare e tracciare la mia "Route 60 B".