martedì 28 maggio 2019

Equilibri e quilting



Fare coperte stile patchwork e trapuntarle, il quilting, è ciò che mi ha tenuto coesa negli ultimi sette mesi.
Come si vede nella foto, ho fatto progressi con la macchina per cucire.
Prima, le coperte, le facevo totalmente a mano perché conosco e uso un unico punto per cucire... beh diciamo due, perché il secondo è una variante del primo.
Questa è stata l'attività che mi ha aiutato, mi ha tenuto insieme, mi ha riportato sul sentiero e proiettato verso il nuovo.
Tagliare, mettere insieme, formare un disegno nuovo con stoffe che appartenevano a lenzuola, camicie o altro, è stato ciò che mi ha permesso di rimettere insieme i "pezzi", dentro e fuori di me, in modo nuovo; di tracciare un nuovo sentiero che prima non c'era e sul quale mi sto incamminando.
La macchina per cucire ha velocizzato il processo, mi ha fatto imparare un nuovo modo per vedere questo tipo di lavoro e un nuovo approccio alle singole fasi.
Questo ha aiutato la mia mente e il mio cuore ad ampliarsi e ad uscire da un periodo piuttosto impegnativo, triste, di confusione.

Il mio progetto di vita, a cui finora ho solo accennato, nasce più di trentanove anni fa. Nel tempo lo ho curato, immaginato, studiato, modificato e io sono cresciuta con lui.
Personalmente non lo vedo come un punto d'arrivo, ma come l'inizio di altri progetti che ho in mente; come la base necessaria da cui dipartono altre diramazioni.
Certo realizzarlo è già un lavoro impegnativo. A volte osservo come "sono combinata in questo momento" e mi chiedo con curiosità come si manifesterà la strada per arrivare ad avere una piccola casa off grid su ruote e un piccolo terreno dove coltivare senza intervento.
Sono consapevole che questo ultimo periodo di tempo che mi separa dalla prima meta, è utile a ritrovare pienamente me stessa, a acquisire nuove conoscenze utili, a fare un sostanziale declutter in tutte le aree della mia vita e ad allenarmi a un'organizzazione di vita completamente diversa.
Io sono qui e guardo stupita cosa accade.