domenica 16 giugno 2019

Roma: "Orto Urbano in terrazza"



Questa piccola meraviglia e altre quattro nascoste fra le foglie, sono state la sorpresa che ho avuto questa mattina quando sono uscita in terrazza.
Nel mio piccolo spazio verde convivono piante grasse, piante aromatiche, ortaggi, capperi, edera, fragole e, piantate oggi, zucche e tarassaco.
Le piante di pomodori della foto, quelle entrate in produzione durante questa notte, vengono da alcune fettine di pomodori che ho sotterrato e innaffiato nell'arco degli ultimi mesi. Non ho fatto altro e il risultato è fiori a volontà, da oggi, anche frutti! 
Naturalmente, in linea con il mio carattere e con la coltivazione senza intervento, le piante sono "wild", cioè niente tutori o sfoltimenti vari.
Anche questo "esperimento" fa parte della mia 60B, la mia personale strada. Per ora sono ancora in una grande città e sono limitata a un balcone, ma conduco i miei esperimenti, osservo, coltivo ogni piccolo spazio disponibile e affino le mie capacità. 
Sto piantando residui di ortaggi comprati al supermercato come cibo, sto facendo una specie di "compost da balcone" e sto usando i gusci delle uova come concime naturale. 
Avere uno spazio ridotto per coltivare, permette di osservare cosa succede con maggiore attenzione e dà dei risultati incredibili.
Per ora non posso coltivare quella quantità e varietà di ortaggi e vegetali che soddisfi il mio totale fabbisogno di cibo, ma posso avere un'idea della dimensione ottimale che mi servirà quando sceglierò un piccolo appezzamento di terreno.
E non vedo l'ora di assaggiare i miei pomodori!
Oggi mi sono trovata a riflettere sul fatto che, quando coltiviamo in vaso, come quando coltiviamo in monocoltura, non rispettiamo il fatto che in natura le piante condividono gli spazi, non sono solo di un tipo in un appezzamento di terreno e non sono ciascuna in un singolo vaso. La natura ci ricorda che la varietà è la nostra forza, ma noi ci ostiniamo a non cogliere l'evidenza e non solo in natura.