A me piace guardare la pioggia che cade, ci starei le ore. Ogni goccia che incontra il terreno, o la foglia di una pianta e come la foglia si piega sensualmente per accompagnarla, o che scorre lungo un vetro. Il suono che fa l'acqua arrivando sulla terra e battendo sulle diverse superfici e oggetti. La pioggia cambia ogni colore e lo fa vibrare. L'odore della pioggia che è così diverso tra città e città, campagna, montagna o mare. L'aria che diventa diversa quando la respiri o la percepisci sulla pelle. Per non parlare di andare vestita sotto alla pioggia a danzare con essa. Preferisco guardare la pioggia che cade quando sono immersa nella natura, lontana dalla “civiltà”, ma anche in città riesce ad affascinarmi quando sovrasta il frastuono. Ma, la cosa più bella, è quello che tocca dentro di me. Mi porta in un luogo incredibilmente primitivo, sensoriale, in cui nulla ha più importanza e provo una felicità che le parole non bastano a descrivere. E, in questo luogo dentro di me, questo luogo di osservazione privilegiato, sorgono spontaneamente pensieri, emozioni, intuizioni, riflessioni, voglia di scrivere poesie o testi di brani poetici. Non so se è lo stesso luogo dove nasce la mia creatività, ma hanno qualcosa in comune per come io mi sento quando sono li. Anche la musica mi porta in una dimensione simile. Questi meravigliosi luoghi sono il punto di contatto con ciò che di me è nel non fisico? Possibile. Del resto gli artisti sono solo il tramite per idee, bellezza, invenzioni etc che devono essere “portate” nel mondo.
Posso dire con certezza che è da questi luoghi dentro di me che è nato, oramai quaranta anni fa, l'istinto, il desiderio di andare a vivere in una Tiny House on Wheels - Piccola casa su ruote immersa nella natura.
Nei posts "Oggi guardo la pioggia che cade" cercherò le parole per portarvi in questi territori della mia persona, sperando che il viaggio possa essere poetico e interessante.
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